TPI mette l’abito da sera

È online dallo scorso 11 maggio. Il nuovo sito di TPI, The Post Internationale è stato completamente rifatto sia nella versione desktop che in quella mobile. Con il nostro contributo. L’indicazione progettuale arrivata dal direttore Giulio Gambino partiva, come sempre, dai contenuti. Da raccontare visivamente. TPI è un sito di informazione che non ha peli sulla lingua. Dice quello che deve dire. E l’impianto visivo ha raccolto questa necessità e l’ha trasformata in segni. Decisi e identitari. L’home page racconta già del carattere del sito. Anche nella scelta dei colori. Una testata riformulata a partire dal logo di Mario Garcia, forse il designer editoriale più famoso al mondo. In apertura la cifra giornalistica del sito, un titolo forte, e la vetrina delle grandi firme. In home anche gli scoop del sito visivamente raccolti in un unico contenitore.
E poi la gerarchia delle notizie. Tante sezioni arricchite da delle parole chiavi. Ingresso visivo importante per ogni notizia. Nelle pagine di sfoglio abbiamo scelto una titolazione chiara e impattante con un testo molto leggibile anche nella versione mobile. Le firme, i rimandi ai social e le biografie sono state rese più fruibili, cosi come i rimandi ai pezzi correlati. Un lavoro, il nostro, che si è sviluppato in grande sintonia con il Direttore Gambino e con lo storico illustratore del sito, Emanuele Fucecchi. Un’ultima nota, non visiva ma editoriale. Questo sito appartiene ad un gruppo di giornalisti che credono in una stampa libera, indipendente e senza padroni. TPI si finanzia con la pubblicità e si sostiene anche con le donazioni.

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