Libero

Quotidiano

Nel 2006, Libero fu il primo grande quotidiano italiano a passare al formato Berliner (con un anno di anticipo su La Stampa e due su La Gazzetta dello Sport, per esempio). Il disegno di Alberto Valeri si occupò non solo di ridurre il formato ma di mettere le opinioni al centro, usandole come titoli principali delle pagine, e non confinate in taglio basso o di spalla.Il tutto senza penalizzare l’aspetto del giornale, ricco di foto e, soprattutto, infografiche.
La riforma era stata accompagnata dall’assistenza quotidiana di un art director in redazione e uno staff dello studio ha fabbricato “in casa” infografiche ed illustrazioni, in modo da usarle in gran numero e da legarle al meglio al disegno della pagina. Tutte scelte vincenti: un anno dopo il passaggio al Berliner e alla nuova grafica, Libero aveva triplicato le sue vendite, salendo da 40 a 120mila copie.